Italian Short Stories for Beginners and Intermediate Learners
Reading short stories is a pleasant and very effective activity for learning the Italian language. It helps improve all aspects: vocabulary, spelling, grammar, and writing.
The following short stories were written in a simple Italian, suitable for beginners and intermediate students. A minimum A2 level is required.
Some practical suggestions on how to deal with the reading texts.
Install the "Reverso Translate in Context" extension for web browsers. This is available for Chrome, Firefox and Safari. On the Safari browser it is installed from the browser preferences.
To understand how it works, watch this video.
1. Try to read the story at least once without ever using the translator. When you don't understand a word, try to get it from the context. Think of similar English words. In any case, go ahead even if you don't understand the word. If you finally understood the general sense, you did a good job.
2. Then take a second reading. This time use the automatic translator on individual words or groups of words. Keep in mind that the translator in question is also very effective in recognizing ways of saying fixed phrases. Save words as favorites. In this way you build a glossary that you can review at another time
3. When you have read all the stories, review the glossary and try to read the stories again. Understanding should be much better than at first reading. In this last phase you may be surprised by the ease with which you will be able to read texts that previously seemed difficult to you.
You can even download as pdf and print any text you wish.
Attention: the translator also works on pdf files provided they are opened from my site. If you open them from your computer, you cannot use the translator.
Questa è la storia di un pezzo di legno. Non è un pezzo di legno pregiato. È un pezzo di legno comune, come quelli che si mettono nelle stufe e nei caminetti per accendere il fuoco.
– Ecco qua, signor Martinelli. Questo è uno dei modelli di naso più recenti. – dice il commesso della Robodev Corp. mentre apre il cofanetto di legno pregiato. Sul fondo di velluto nero è appoggiato un naso.
– Oh... ma è davvero un bellissimo naso. Così elegante, sinuoso, aristocratico.
Lorenzo Moretti è un uomo terribilmente noioso. Talmente noioso da essere evitato da tutti.
Il suo capo dice che è noioso. I suoi colleghi di lavoro dicono che è noioso. Gli amici, i genitori, i fratelli, i nonni, gli zii e perfino il nipotino di tre anni dicono che è noioso.
Amedeo Torti e sua moglie stanno prendendo un caffè in salotto. I bambini sono già a letto. I due stanno in silenzio, come succede spesso.
All’improvviso lei dice:
– Vuoi sapere una cosa? È tutto il giorno che ho una sensazione strana. Sento come se dovesse venire a trovarci Appacher.
– Queste cose non le devi dire neanche per scherzo! – risponde il marito infastidito.
Toni Appacher, il suo vecchio e intimo amico violinista, è morto da venti giorni.
Dovete sapere che gli abitanti di Roma, dopo 2600 anni di storia, hanno visto talmente tante cose che ormai non fanno più caso a niente.
Una notte di giugno, la guardia notturna Salvo Finetti, mentre cammina per le strade del vecchio quartiere di Trastevere, sente alle sue spalle una voce che dice: – Mi scusi signore!
Dicembre 1918. La grande guerra è finita. Il soldato Antonio Ricci torna a casa. Da due giorni cammina attraverso la montagna. È stanco ed affamato. Mentre scende lungo un sentiero, vede in lontananza del fumo.
– Ci deve essere un villaggio poco lontano. – pensa contento – Finalmente posso mangiare qualcosa e forse riesco a trovare anche un posto per dormire al caldo.
È andato via l’inverno, ma i reumatismi sono rimasti. Un leggero sole rallegra il pomeriggio, e Marcovaldo passa qualche ora sulla panchina a guardare le foglie che spuntano, in attesa di tornare al lavoro.
U! U!
Ho scritto io questa lettera terribile? Questa vocale spaventosa, il cui suono mi fa rabbrividire, la cui vista mi riempie di terrore?
Spatolino si corica vicino alla moglie che già dorme. Dice le solite orazioni, si distende e intreccia le mani dietro la nuca. Senza farci caso, inizia a fischiettare, come fa sempre quando un pensiero lo tormenta.
Messer Bernabò, signore di Milano, un giorno affida ad un ricco abate[1] i suoi due cani alani. Quando li chiede indietro, si accorge che i cani sono diventati aggressivi.